ROMA – Quartiere Flaminio: 17 artisti, 30mila metri quadrati di un polo militare dismesso, 2 mesi intensi di street art, musica, eventi collaterali, laboratori.
La 6° edizione dell’Outdoor Festival ha avuto così successo da essere prolungata di un mese oltre la data di chiusura prevista: il 28 novembre invece della fine di ottobre; i ritardatari hanno avuto quattro settimane in più per immergersi nel tema dell’edizione 2015: “Here, now”.
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“Le ex caserme SMMEP (Stabilimento Militare Materiale Elettronico di Precisione) di via Guido Reni, dismesse nei primi anni Novanta, diventano lo strumento attraverso il quale il festival mette in movimento diversi processi esperienziali: l’atto di trasformazione dello spazio, la percezione di un’azione transitoria, l’interazione con le opere stesse, la fruizione collettiva di un luogo rigenerato”
Antonella di Lullo, Curatrice – dal sito ufficiale del festival
L’edizione di quest’anno dell’Outdoor, proprio difronte al MAXXI, è stata il preludio al recupero architettonico dell’intera area adiacente via Guido Reni: da gennaio 2016 infatti partirà il cantiere destinato a trasformare l’ex-caserma nella futura Città della Scienza di Roma.
Per chi nonostante le proroga si fosse perso questa edizione, l’appuntamento è per il 2016 in una nuova location: questa volta siete avvisati per tempo.
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MinimalMag
| foto: polneri |